Blog di guerriglia semiologica e resistenza culturale


"LA REALTA' E' UNA MALATTIA." Valentino Picchi


domenica 13 giugno 2021

AGENDA DEL COLLASSO: "Lettera ai ragazzi"

Vi hanno promesso birre e panini, in certi casi persino la canna gratis... in cambio di qualcosa che dovrebbe farvi bene, più bene della birra, dei panini e dello spinello. 
Questo siete per loro, cari ragazzi: stomaci, fegati, polmoni, materiale da gestire: in una parola "consumatori". Ve lo stanno insegnando a scuola sì, il "consumismo"? O forse no, almeno non troppo seriamente: altrimenti lo avreste già capito, di questo processo, quale possa essere il prodotto finale. Voi.
C'è un aspetto degenerativo del consumismo che probabilmente non vi è stato ancora illustrato: la sua capacità di assorbire non solo le materie e i processi sulle materie, ma anche il mondo delle idee e dei princìpi, trasformando anche questi ultimi in prodotti riconducibili ai processi "industriali" e ricollocabili poi in quell'ambiente tipico dell'economia consumista chiamato "mercato". E' così che anche valori come "libertà", "salute", "uguaglianza" ecc. - quelle belle cosette scritte nella copia della Costituzione che è stata regalata a chi di voi sta affrontando la maturità in concomitanza con gli "open day vaccinali" -  possono diventare merce di scambio in funzione di alcuni comportamenti che possono esservi richiesti. Le dittature, quelle almeno, ve le hanno spiegate sì? Ecco qui siamo oltre, sapete perché? Perché se tu sei convinto che tutto può costituire merce di scambio, allora non c'è bisogno di obbligarti a fare qualcosa con la forza: basta uno spot fatto bene, qualche cazzata, il giro gratis, il 2 x 1... e tu lo accetti, convinto di aver fatto l'affare della vita.
L'offerta che non puoi rifiutare in cambio di quelle famose cosette, si basa su una menzogna: la verità è che quelle cose tu già ce le hai. Vedi, a un certo punto hanno iniziato a chiamarle "diritti" e li hanno anche messi in quel pezzo di carta: è proprio questa la truffa... già, perché quelle cosette lì, in realtà, non ce l'hanno un nome: sono realtà ontologiche, ossia ce le hai per il solo fatto di essere, nessuno te le può togliere così come nessuno può dichiarare da pulpito alcuno che tu ne abbia o meno il possesso; sei tu semmai a doverle difendere sempre, ogni volta che vengano messe in discussione da chiunque o da chiunque si arroghi l'autorità di concedertele: è questo che poi fa nascere le Costituzioni, proprio come quella che ti hanno regalato ma che è già tua perché appunto Tu vieni prima di lei, il tragitto è opposto.
Non è colpa vostra comunque se siete stati allevati da una generazione che non ha dovuto far niente per difenderle o addirittura riconquistarle quelle cosette: "I miei figli devono avere tutto ciò che non ho avuto io", come se a noi fosse mancato qualcosa... oppure "I miei figli devono avere tutto ciò che ho avuto io", come se avessimo capito il valore di ciò che avevamo, o meglio, di ciò che ci è stato restituito attraverso il sangue e il sacrificio della generazione prima, o delle generazioni a noi contemporanee ma nate nei posti sbagliati e sul cui sangue è stato costruito il benessere della nostra.
Il mondo è un posto piccolo e limitato ragazzi, forse questo Greta non ve l'ha detto quel venerdì in cui avete fatto sega a scuola: per ognuno di noi che sta bene, in giro ce ne stanno almeno dieci che non se la passano benissimo, oggi, anno 2021. Siete stati educati ad avere, a possedere, a scambiare cose per altre cose, non siete addestrati al desiderio e alla conquista: questa è roba che si modella sulla mancanza, sulla fame e non è colpa vostra, no, se basta così poco a prendervi in giro, a convincervi... non solo non sapete in quale parte del processo vi troviate, ignorate l'esistenza stessa di un processo il cui prodotto finale siete proprio voi e il vostro "clik" sul carrello di Amazon.
Allora l'augurio che posso farvi è solo quello di svegliarvi e riappropriarvi del processo: siete già liberi e non dovete barattare la vostra libertà con nessun gesto o comportamento di cui ignoriate la portata e il significato; siete voi la Costituzione: studiatela sul serio, non diventatene il mero riflesso giuridico, non siatene l'oggetto ma i protagonisti coi vostri corpi e le vostre menti. Incazzatevi. Non accettate tutto: chiedete sempre "perché" e se qualche "perché" non vi convince, indagate. Decidetelo voi il destino di questa fabbrica di cittadini e trasformatela in una fabbrica di uomini: siate animali politici. Fate a botte, fate l'amore. Sputateglielo in faccia il loro fottuto panino ed estorcetegli le risposte: nessun vecchiaccio incravattato può venire a vendervi ciò che è già vostro; appartenetevi, e dunque sorgete ragazzi cari.

H♠