Blog di guerriglia semiologica e resistenza culturale


"LA REALTA' E' UNA MALATTIA." Valentino Picchi


giovedì 18 aprile 2019

LA FORMA DEL FUMO


La notizia di questo incendio si è spenta ben prima delle fiamme per poi, come sempre, diventare in-formazione insieme al fumo che si è propagato sui nostri vari tipi di schermo. Abbiamo visto e – sebbene non bruci più nulla – stiamo ancora vedendo quel fumo assumere diverse forme come succede con le nuvole, effetto dell’informazione che è appunto un processo fisico simile alla combustione.
Accade nelle vicende della nostra mente: molto di ciò che esiste inizia a esistere proprio nel momento in cui cessa di farlo: ecco Notre Dame de Paris, ma non proprio la celebre cattedrale parigina già più volte soggetta a restauri e modifiche fino alle soglie di questo secolo e di cui più o meno tutti percepivamo l’esistenza anche prima dell’incendio.
Ciò che ancora sta bruciando nella nostra mente è decisamente obliquo rispetto alla ineluttabile verticalità di un monumento gotico che ha iniziato a produrre memoria – funzione propria dei monumenti – sotto la minaccia della sua stessa disintegrazione. Mentre guglia e tetto crollavano, si materializzavano nei pensieri europei la bellezza e la dignità non solo della cattedrale in questione ma di un’intera epoca, addirittura la fierezza identitaria di una civiltà capace di concepire i suoi confini oltre quelli della sola Francia: ci siamo ritrovati quasi tutti a Notre Dame ospiti di un romanzo, di un cartone animato, di un selfie turistico o di un “clic”. Si tratta dell’espansione dei simboli, la combustione dei significanti, l’informazione che viaggia: la forma del fumo.
Questo è il fumo che ci ha fatto piangere per il dramma di una bellezza riscoperta e tradita nello stesso istante, che ci ha fatto ri(m)piangere le forme di un passato forse non proprio così barbaro come vogliamo convincerci che fosse solo per illuderci di poter rappresentare noi una pseudomodernità davvero civile ma che in realtà non ha ancora i nomi di una qualsiasi civiltà degna di trasformarsi in un passato. E’ così che la vera notizia non è il rogo di un simbolo del Medioevo, ma il dramma estetico di questa epoca che è piuttosto un medio evo di simboli che bruciano, per cui nei nostri occhi arrossati non dalle lacrime o dalle fiamme ma dagli schermi, resta soltanto la forma del fumo: in-formazione. Oltre il fumo c’è Notre Dame, in tutte le sue possibilità.

HECHIZO♠

sabato 6 aprile 2019

EURO WALK

Ogni mese gli autori di LibEreria (☚clicca qui!) pubblicano una poesia inedita nella SalaLettura del sito: un' occasione per gli autori di farsi conoscere e, per i lettori, di scoprire cosa bolle nella pentola dell'ultima avanguardia possibile nello scenario letterario ed editoriale italiano...
Questo è il mio inedito 😉

V.P.





EURO WALK

Passeggiando fra
l’intelligenza delle case,
le intuizioni sono fiori
e tu sei vera
come prima che l’Europa
scomparisse e un soldo
ci vendesse.
Persi nell’intelligenza
di una rambla, eri bella
davvero vestita di Gaudì.
Camminai da solo nelle
campagne d’Essex
coltivando Babilonie che
raccoglievo a Londra.
Perforammo il bianco d’Austria e
a Monaco era freddo
come a Monaco dev’essere,
il problema era cenare.
A Venezia fingemmo
la bellezza di Venezia,
anche lì era capodanno.
Di Parigi ricordo solamente
dei fantasmi, i miei e
quelli che trovai,
ero acerbo come
un frutto di speranza.
Nell’andaluso giallo
ero a mio agio fra
zingari e poeti, tu
brillavi di una
tristezza allegra.
A Lisbona fondammo
inconsapevoli una nazione nostra,
sostenuto da Pessoa
immaginavo ritorni.
Passeggiando fra
l’intelligenza delle case,
le intuizioni come fiori,
torneremo sempre qui,
come prima che l’Europa
scomparisse e un soldo
ci comprasse.