Blog di guerriglia semiologica e resistenza culturale


"LA REALTA' E' UNA MALATTIA." Valentino Picchi


giovedì 16 gennaio 2020

L'ENERGIA (0) DEL VUOTO


“Sappiate avere torto, il mondo è pieno di gente che ha ragione. E’ per questo che marcisce.” (L.F.Celine).
Ragioni, la scena politica ne è sempre stata piena: spesso però si tratta di scena senza azione reale, senza azione politica tangibile. La tensione superficiale dell’acqua – quella pellicola che impedisce a certi oggetti di affondarvi o permette a certi insetti di camminarvi sopra – è simile all’ equilibrio dialettico che tiene in vita il canovaccio del dramma politico (1) e di chi vi galleggia. Il pesce morto anche galleggia e bene, quando l’acqua si fa piazza (2).
Se lo spettacolo poi è guardar se stessi mentre la scena è vuota ecco apparire le ragioni del pesce e del suo galleggiare, per esser facilmente catturato in branchi attraverso la rete – sia essa di corda o trame binarie di 0 e di 1 – ma, risalendo la trama del vuoto, arrivi comunque al pescatore.
Per la meccanica del linguaggio ogni “bianco” crea automaticamente il suo “nero”: la totalità dei colori nel primo caso come l’assenza di colore nel secondo costituiscono lo stesso fenomeno, una sorta di “effetto Camisir” per cui due vuoti a confronto, ad esempio “sovranismo” ed “europeismo” – quel “bianco” e quel “nero” – danno vita a una sovrapposizione che diventa identificazione; la scena di cui sopra quindi continua a esser vuota, malgrado le forze attrattive spingenti da destra e sinistra siano prodotte dal vuoto stesso e dallo stesso vuoto.
Questo gioco di energie non risolve il tuo quotidiano (3), è puro intrattenimento neanche ben argomentato, ma la tua vita è l’argomento reale: perché gettarla in pasto ai pesci? Perché delegarla agli squali della comunicazione spacciatori di branchi e di branchie? La tua fame antisovranista chiede certo di più se è vera fame, la tua fame sovranista meriterebbe confini dialettici più ampi di porti e presepi… ma fame ideologica resta – o logideica [4] – e in ogni caso: vuoto.
Vedi allora com' è facile cadere dall’ una o dall’ altra parte del vuoto pur paventando il piglio di non recar bandiere, di non esser parte della scena e quindi delegarla a quei pescatori d’uomini che fanno del vuoto ciò che vogliono: ragioni; ma ragiona piuttosto e condannali alla forma per farti tu informazione (5) e pescatore sì, ma di idee.

HECHIZO  VP

NOTE
[0] ΕΝΕΡΓΕΙΑ = EN-ERGON = “PIENA AZIONE”.

[1] Dramma è l’azione (dal greco “drama”), quella invocata dal regista di cinema oltre a quella teatrale: come la nostra vita, in quanto insieme di azioni, è teatro.

[2] Piazza che è dal latino “platea”: vedi, pur scendendo in piazza non ci siamo mossi dal teatro e oltretutto siamo pubblico galleggiante (che urlicchia gonfiandosi alla guisa del gallo), non gli attori cioè i fautori dell’azione.

[3] Se la ragione è “ratio” ossia razione di quanto ti spetta, il “quotidiano” è la razione ovvero la quota dei tuoi giorni (“quotus dies”) nel mondo, per cui prendi oggi la tua vita quotidiana come il pane che invochi (“metti nella voce”) poiché la voce riempie i vuoti come il pane lo stomaco.

[4] Neologismo da contrappasso all’idea che si fa logica ove lo sterile rigore di una logica ambirebbe al rango dell’idea.

[5] Esser tu la forma e deciderne le… forme (non come dettata dal parlato mediatico che de-forma e che uni-forma), perché la forma annulla il vuoto e la tua voce che invoca è già forma formata: voto.


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